Gli artisti che hanno scelto il piano B per sopravvivere non sono più vigliacchi degli altri, hanno soltanto meno privilegi e uno sguardo diverso sulla realtà umana.
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Nella Vigevano di Lucio Mastronardi, negli anni Ottanta, il PCI è al 60%.
Breve viaggio nel passato alla ricerca di una consapevolezza ambigua.
Editori e autori indipendenti hanno molti interessi in comune e devono partire da questi se vogliono fare gruppo e rompere gli equilibri dell’oligopolio.
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L’Unione europea sta per consegnare ingenti somme di denaro pubblico per la fabbricazione di armi. Nonostante la Brexit, il governo inglese è in prima linea per approfittare di questo business; grazie alla Brexit, gli accordi di libero scambio fuori dalla UE significano meno regolamentazione e trasparenza.
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Il sistema editoriale va trasceso. Per farlo, Davide Brullo suggerisce di inaugurare una collana di libri di poesia senza il nome dell’autore, perché tutta l’attenzione sia sulle opere.
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Un sistema è da combattere quando non fornisce più strumenti per interpretare il mondo e per disperarci nel modo corretto.
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Per documentare quanto sta accadendo intorno al movimento degli Imperdonabili, riportiamo qui l’intervista di Angelo Molica Franco a Giulio Milani uscita sul Fatto quotidiano del 21.11.19.
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Un giovanissimo ci spiega il mondo del calcio dal punto di vista degli ultras, picchiando sui tasti come Sid Vicious «contro la dittatura della pace».
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L’inchiesta di Bibbiano ha gettato un’ombra su tutto il sistema dei servizi sociali e degli affidi. Ma al netto delle strumetalizzazioni politiche e delle effettive responsabilità, il disagio sociale ed economico non può essere lasciato sulle spalle delle famiglie o della magistratura ordinaria.
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Estromissione del discorso economico, scomparsa totale dell’autore nell’opera, intolleranza verso la reiterazione di modelli già noti, nuovo realismo allargato: la rivoluzione letteraria in quattro punti.
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