Scrivere di quello che conosciamo per impedire che il libro si estingua
Una scrittura senza esperienza è come un’esperienza senza i mezzi della scrittura: non può aiutare la civiltà del libro a sopravvivere.
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Continua a leggereNella guerra tra stile Pollyanna dei progressisti e stile anti-Pollyanna dei sovranisti, il movimento di Sartori compie un salto di qualità rispetto al gliommero ulivista: pone i valori del marketing etico al centro della politica postideologica.
Continua a leggereNon solo il nazifascismo è ormai un fenomeno storico fra i tanti, troppo lontano nel tempo per essere a portata di empatia, ma rischia di diventare uno spauracchio moralista che impedisce di cogliere lo specifico della nostra epoca e delle nuove generazioni, con tutti i rischi che ne conseguono.
Continua a leggereUn certo modo di fare accademia, secondo Saul Bellow, ha depotenziato anche i modelli più selvaggi del letterario estraendo dalla disperazione un cinismo scettico che finge di “ribellarsi alla vita” mentre conserva lo status quo.
Continua a leggereIl gruppo di autori della Wildworld ha realizzato a Roma il bookcrossing più selvaggio di sempre, dando il via alla più grande operazione di passaparola mai tentata fin qui in queste forme.
Continua a leggereUn metodo nuovo ha bisogno di una poetica innovativa con cui mostrare la propria differenza. Per cambiare il paradigma Rollo/Franchini che imperversa ormai da trent’anni, ecco un primo decalogo.
Continua a leggereL’incremento del fatturato editoriale è legato non solo al numero di copie vendute, ma anche alla quantità di prodotti che vengono immessi nel mercato: occorre una scossa capace di ridefinire ruolo e funzione della civiltà del libro, o sarà la fine.
Continua a leggereLa crisi della maternità non è solo un problema economico e sociale, ma il prodotto di una precisa mentalità sacerdotale maschile, che nell’ambiente artistico e letterario è più forte che altrove e produce una lacuna di temi e sensibilità su cui è arrivato il momento di alzare il velo.
Continua a leggereC’è un modo di recensire i libri che sembra più il prodotto dell’intelligenza artificiale che non un confronto dell’intelligenza umana con il cuore delle questioni sollevate dal letterario. Eccone un esempio.
Continua a leggereIl dibattito sulla sindrome di alienazione parentale ha assunto toni da distopia patriarcale, quando i padri che ottengono l’affidamento esclusivo dei figli sono in netta minoranza. La legge Pillon era forse draconiana, ma quella attuale è rivolta a un paese che non esiste più.
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