Selvaggia Lucarelli ha scritto una lettera a Salvini dove si intesta diversi aborti, come al tempo della lotta per la conquista di questo diritto. Ma l’epoca è cambiata, il numero degli aborti diminuisce e quello delle donne che vi ricorrono più di una volta non raggiunge neanche l’uno percento. Viviana Viviani, imperdonabilmente, combatte il parossismo politico-mediatico con un’iperbole letteraria.
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Cosa c’è o cosa resta di imperdonabile in Sanremo? Non è il bacismo né il maledettismo, non i travestimenti, le polemiche, le verità svelate. L’aspetto davvero imperdonabile è la fitta al cuore che proviamo quando si spengono le luci.
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La protesta social contro la campagna della Regione Sicilia sugli effetti dell’alcol nelle donne ha prodotto il ritiro del manifesto, ma l’accusa di sessismo aveva senso? E applicare la censura dopo un sommario processo di piazza, non è un momento di violenza tanto quanto?
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Dopo il pezzo di Viviana Viviani sul rapporto fra testo e contesto, romanzo e biografia, la scrittrice Babsi Jones replica al sospetto di essere stata un caso letterario estemporaneo in quanto costruito a tavolino.
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Se la critica ufficiale è legata a un mondo chiuso e clientelare, a recensioni sempre positive per i soliti noti, a scambi di favore, l’alternativa degli influencer rischia di arrivare forse a vendere più libri, ma per ragioni altrettanto sbagliate.
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Questa è la prima puntata di un’imperdonabile indagine sul rapporto fra testo e contesto, romanzo e biografia, che Viviana Viviani condurrà per imperdonabili.org alla ricerca dell’identità (letteraria) perduta.
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«Sono assolutamente solidale con il femminismo,» inizia l’attrice comica nel suo monologo. Poi fa qualcosa di imperdonabile, pronuncia un «ma». E da «non sono razzista, ma» in avanti, i «ma» non si possono più dire. Poco importa che ogni avversativa del pensiero non possa nascere che da un «ma», e che senza contraddittorio muoia la riflessione.
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Gli artisti che hanno scelto il piano B per sopravvivere non sono più vigliacchi degli altri, hanno soltanto meno privilegi e uno sguardo diverso sulla realtà umana.
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